QUESTO BLOG E' CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO
mercoledì 16 giugno 2010
sabato 21 novembre 2009
hello conformity!
trovo assolutamente spassosi gli avvenimenti che si stanno riversando sulle poche persone dotate di un cervello PROPRIO di mia conoscenza. e includo anche la sottoscritta, perchè nonostante non mi lodi e mi sbrodi - ANZI! - , i deficit mentali altrui possono solo accrescere autostima nella mia persona. e questo è un vero miracolo, una fortuna immane!
tutti noi abbiamo seguito determinate persone, magari assunto lati del loro carattere - per ammirazione o invidia. tutti abbiamo ammirato qualcuno per determinate caratteristiche. ciò va benissimo, sono la prima a dirlo. aggiungo anche che senza talune persone io oggi non sarei quella che sono.
ora, mi preme sottolineare una cosa: quand'è che questa sorta di imitazione supera il limite?
sono di natura intollerante, raramente mi accontento di qualcosa, ma certe ingiurie e ingiustizie proprio non riesco a sopportarle. posso solo capire che tra simili ci si ritrova.
è il conformismo la brutta bestia. e i protagonisti di questa tragica faccenda non si accorgono nemmeno della ridicolaggine che sprigionano. chiunque ci farebbe caso: loro no. immersi nella loro ottusità post-adolescenziale (e ho detto tutto!).
mi astengo da dire parolacce (ormai sono diventati vocaboli di uso comune ma tant'è) perchè non voglio cadere troppo in basso, però davvero, quando è troppo è troppo. non ha più senso continuare a rotolarsi in questa farsa, io mi tiro su e proseguo senza voltarmi indietro.
lasciamo che il gregge pascoli da solo.
lunedì 7 settembre 2009
Morte a Credito
« Eccoci qui, ancora soli. C'è un'inerzia in tutto questo, una pesantezza, una tristezza... Fra poco sarò vecchio. E la sarà finita una buona volta. Gente n'è venuta tanta, in camera mia. Tutti han detto qualcosa. Mica m'han detto gran che. Se ne sono andati. Si sono fatti vecchi, miserabili e torbidi, ciascuno in un suo cantuccio di mondo. » [Louis-Ferdinand Celine]
mercoledì 29 luglio 2009
martedì 14 luglio 2009
[American Beauty]
lunedì 25 maggio 2009
Män Som Hatar Kvinnor.

Ho sempre messo piede volentieri nei cinema - ad eccezione di quelle malaugurate volte in cui per qualche ignoto motivo sono stata attratta da pellicole adatte a un pubblico di under 12.
In ogni caso, non sono una di quelle fanatiche che conta i minuti all'uscita di un film. Però stavolta sarò costretta a fare un'eccezione.
Ebbene, ho quasi finito il secondo volume della saga Millennium. E' una storia ricca di intrighi, colpi di scena, prostitute, violenza, congiure informatiche e tanto altro ancora. Il tutto nato dalla mente dello svedese Stieg Larsson, il quale ha completato i tre volumi poco prima di - ahimè - morire.
Il 29 maggio uscirà nelle sale italiane il primo film della saga, Uomini che odiano le donne, tanto atteso dalla sottoscritta! I trailer promettono bene. Del resto, la mia esperienza con la cinematografia svedese è pari a zero, quindi non posso fare altro che basarmi su quelli.
martedì 17 marzo 2009
Animula Vagula Blandula
[...]
Confesso che la ragione si smarrisce di fronte al prodigio dell'amore, strana ossessione che fa sì che questa stessa carne, della quale ci curiamo tanto poco quando costituisce il nostro corpo, preoccupandoci unicamente di lavarla, di nutrirla, e - fin dov'è possibile - d'impedirle che soffra, possa ispirarci una così travolgente sete di carezze sol perchè è animata da un'individualità diversa dalla nostra, e perchè è dotata più o meno di certi attributi di bellezza su i quali, del resto, anche i giudici migliori sono discordi.
Di fronte all'amore, la logica umana è impotente, come in presenza della rivelazione dei Misteri: non s'è ingannata a tradizione popolare, che ha sempre ravvisato nell'amore una forma d'iniziazione, uno dei punti ove il segreto e il sacro si incontrano. E per un altro aspetto ancora, l'espressione sensuale si può paragonare ai Misteri, in quanto il primo contatto appare al non iniziato un rito più o meno pauroso, violentemente diverso dalle funzioni consuete del sonno, del bere o del mangiare, oggetto di scherno, di vergogna o di terrore. L'amore, non altrimenti della danza delle Menadi e del delirante furore dei Coribanti, ci trascina in un universo insolito, ove in altri momenti è vietato avventurarci, e dove cessiamo di orientarci non appena l'ardore si spegne e il piacere si placa. Avvinto al corpo dell'amato come un crocifisso in croce, ho appreso sulla vita segreti che ormai si dileguano nei ricordi, per opera di quella stessa legge che impone al convalescente guarito di dimenticare le verità misteriose del suo male; al prigioniero, una volta libero, di obliare la tortura, e al trionfatore la gloria, quando l'ebbrezza del trionfo è svanita. [...] Con la maggior parte degli esseri umani, i più lievi, i più superficiali dei contatti bastano, o persino superano l'attesa; ma se essi si ripetono, si moltiplicano attorno ad un unico essere sino ad avvolgerlo completamente; se ogni particella d'un corpo umano si impregna per noi di tanti significati conturbanti quante sono le fattezze del suo volto; se un essere solo, anzichè ispirarci tutt'al più irritazione, piacere o noia, ci segue come una musica e ci tormenta come un problema, se trascorre dagli estremi confini del nostro universo, e infine ci diviene più indispensabile che noi stessi, ecco verificarsi il prodigio sorprendente, nel quale ravviso ben più uno sconfinamento dello spirito nella carne che un mero divertimento di quest'ultima.
MARGUERITE YOURCENAR, Memorie di Adriano, pp. 14-15
Confesso che la ragione si smarrisce di fronte al prodigio dell'amore, strana ossessione che fa sì che questa stessa carne, della quale ci curiamo tanto poco quando costituisce il nostro corpo, preoccupandoci unicamente di lavarla, di nutrirla, e - fin dov'è possibile - d'impedirle che soffra, possa ispirarci una così travolgente sete di carezze sol perchè è animata da un'individualità diversa dalla nostra, e perchè è dotata più o meno di certi attributi di bellezza su i quali, del resto, anche i giudici migliori sono discordi.
Di fronte all'amore, la logica umana è impotente, come in presenza della rivelazione dei Misteri: non s'è ingannata a tradizione popolare, che ha sempre ravvisato nell'amore una forma d'iniziazione, uno dei punti ove il segreto e il sacro si incontrano. E per un altro aspetto ancora, l'espressione sensuale si può paragonare ai Misteri, in quanto il primo contatto appare al non iniziato un rito più o meno pauroso, violentemente diverso dalle funzioni consuete del sonno, del bere o del mangiare, oggetto di scherno, di vergogna o di terrore. L'amore, non altrimenti della danza delle Menadi e del delirante furore dei Coribanti, ci trascina in un universo insolito, ove in altri momenti è vietato avventurarci, e dove cessiamo di orientarci non appena l'ardore si spegne e il piacere si placa. Avvinto al corpo dell'amato come un crocifisso in croce, ho appreso sulla vita segreti che ormai si dileguano nei ricordi, per opera di quella stessa legge che impone al convalescente guarito di dimenticare le verità misteriose del suo male; al prigioniero, una volta libero, di obliare la tortura, e al trionfatore la gloria, quando l'ebbrezza del trionfo è svanita. [...] Con la maggior parte degli esseri umani, i più lievi, i più superficiali dei contatti bastano, o persino superano l'attesa; ma se essi si ripetono, si moltiplicano attorno ad un unico essere sino ad avvolgerlo completamente; se ogni particella d'un corpo umano si impregna per noi di tanti significati conturbanti quante sono le fattezze del suo volto; se un essere solo, anzichè ispirarci tutt'al più irritazione, piacere o noia, ci segue come una musica e ci tormenta come un problema, se trascorre dagli estremi confini del nostro universo, e infine ci diviene più indispensabile che noi stessi, ecco verificarsi il prodigio sorprendente, nel quale ravviso ben più uno sconfinamento dello spirito nella carne che un mero divertimento di quest'ultima.
MARGUERITE YOURCENAR, Memorie di Adriano, pp. 14-15
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